CIRC. N. 162 SCIOPERO 29 NOVEMBRE

 

In riferimento allo sciopero indetto dai sindacati indicati in oggetto, ai sensi dell’Accordo Aran sulle nome di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero firmato il 2 dicembre 2020, si comunica quanto segue.

 

1. Lo sciopero si svolgerà il giorno 29 novembre 2024 per l’intera giornata e interesserà tutto il personale, docente e ATA, in servizio nell’istituto.

 

 

2. CUB; SGB; CUB PI

a fronte delle politiche economiche, sociali, ambientali e di gestione dell’immigrazione, nonché della manifesta volontà di partecipare alla guerra da parte dell’attuale Governo

 

CGIL; UIL; FLC CGIL; FP CGIL; UIL FPL; UIL PA; UIL SCUOLA RUA

Per cambiare il DDL Bilancio, per gli investimenti e i servizi pubblici, per chiedere il ritiro del DDL sicurezza e le limitiazioni connesse al diritto al dissenso, per sostenere i rinnovi contrattuali e la salvaguardia delle pensioni. Per investimenti per il rilancio delle politiche industriali, sicurezza sul lavoro. Salvaguardare l’occupazione, sostenere un piano straordinario di assunzioni nella PA, contrastare la precarietà dei contratti di lavoro.

 

Unione sindacale italiana fondata nel 1912; USI AIT Scuola; USI SURF

contro le guerre; contro l’aumento spese militari, per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’istruzione pubblica, contrasto alla legge 107/2015, contrasto autonomia differenziata e regionalizzazione del sistema educativo/istruzione, per diritto allo studio e integrazione alunni con disabilità, per salario-reddito minimo, per stabilizzazione precari,  per abbassamento età pensionabile

 

ADL COBAS; CLAP; COBAS Confederazione; SIAL COBAS; CLASP; COBAS COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA

per investimenti su sanità, scuola. Università, trasporti e assistenza, stabilizzazione dei precari e di tutti i lavoratori in appalto della PA, rinnovo contratti pubblici e privati con aumenti salariali, adeguamento delle pensioni e abolizione legge Fornero, riduzione orario di lavoro e introduzione salario minimo, tutela salute, maternità , genitorialità e sicurezza sui luoghi di lavoro; contro le politiche economiche e fiscali contenute nella legge di bilancio 2025, la guerra, il blocco del turn over nella PA, tagli di posti docenti ed ata, , contro ogni forma di discriminazione , contro il DDL Sicurezza che criminalizza il conflitto sociale, contro l’autonomia differenziata, contro i CPR e gli accordi con la Libia.

 

3. La rappresentatività a livello nazionale delle organizzazioni sindacali in oggetto, come certificato dall’ARAN per il triennio 2019-2021 è la seguente:

      CUB /

SGB ‘0,05%

CUB PI 0,00%

CGIL /

UIL   /

FLC CGIL 23,88%

FP CGIL 0,00%

UIL FPL  0,00%

UIL PA /

UIL SCUOLA RUA 16,42%

Unione sindacale italiana fondata nel 1912 /

USI AIT Scuola /

USI SURF /

ADL COBAS 0,00%

CLAP 0,01%

COBAS Confederazione 0,00%

SIAL COBAS 0,00%

CLASP 0,00%

COBAS COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA 1,12%

 

 

4. Nell’ultima elezione delle RSU, avvenuta in questa istituzione scolastica, le organizzazioni sindacale

• FLC CGIL ha ottenuto le seguenti percentuali di voti 13,24%
• UIL SCUOLA RUA  ha ottenuto le seguenti percentuali di voti 1,32%

in rapporto al totale degli aventi diritto al voto:

 

 

 

5. I  dati  globali  di  adesione  ai  precedenti  scioperi nazionali

 

https://www.miur.gov.it/web/guest/diritto-di-sciopero

 

6. Ai sensi dell’art. 2, comma 2, del richiamato Accordo Aran, in relazione all’azione di sciopero indicata in oggetto, presso questa istituzione scolastica non sono state individuate prestazioni indispensabili di cui occorra garantire la continuità

 

Sulla base dei suddetti dati e delle comunicazioni rese dal personale, si informano i genitori che non è possibile fare previsioni attendibili sull’adesione allo sciopero e sui servizi che la scuola potrà garantire.

Si informano pertanto i genitori che la mattina dello sciopero l’ingresso nell’edificio scolastico sarà consentito ai minori solo se potranno essere assicurati la vigilanza e la presenza in servizio dei docenti, anche attraverso la riorganizzazione dell’orario scolastico che potrà subire riduzioni.